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Visualizzazione dei post da settembre, 2019
Natura e spirito come modalità di espressione dell'assoluto La natura manifesta la propria spiritualità a tutti i livelli, anche se in gradi differenti: è compito della filosofia della natura studiare le forme con cui la spiritualità emerge dalla materia, la quale si presenta al suo stato primitivo e più elementare, in cui la spiritualità è presente ma sommersa e nascosta, per poi manifestarsi  all'uomo dopo una serie di processi.  La natura è un graduale processo attraverso cui lo spirito si sviluppa e si rivela in modo progressivo. Questo processo porta Schelling ad una visione organista e finalistica.  La filosofia della natura si occupa della descrizione dei vari libelli di realtà, mostrando come dalla materia merga progressivamente la spiritualità, mentre la filosofia dello spirito indaga e osserva il processo attraverso il quale il soggetto si scopre fonte della realtà. Tale processo ha tre fasi:  sensazione : il soggetto passa dalla passività all'intui
Schelling e l'idealismo estetico Friedrich Wilhelm Joseph von Schelling è stato un filosofo tedesco, uno dei tre grandi esponenti dell'idealismo tedesco, insieme a Fichte ed Hegel. Egli condivide la stessa tensione verso l'infinito degli altri esponenti dell'idealismo, ma si distingue dagli altri filosofi per la sua affermazione della centralità della natura . Per Schelling il principio creatore della realtà è l' assoluto , in cui lo spirito e la natura, soggetto e oggetto si  conciliano in una unità superiore.  Schelling pone al centro del proprio pensiero la natura come spirito solidificato e addormentato, il quale può essere osservato e colto dall'uomo attraverso l'esperienza estetica. Di conseguenza il principio assoluto della filosofia di Schelling è l'unità tra spirito e natura , l'Io e il non-Io , soggetto ed oggetto , pensiero e mondo . Per il filosofo tedesco la natura è propria di un'esistenza autonomia e indipendente dall'u
Fichte e l'idealismo etico J ohann Gottlieb Fichte  è s tato un  filosofo   tedesco , continuatore del pensiero di  Kant  e iniziatore dell' idealismo tedesco . Il filosofo sosteneva  che l'io è un processo creativo e infinito che si articola in tre momenti: Tesi : l'Io pone se stesso → si rivela come attività autocreatrice; Antitesi : l'Io pone il non-Io → produce l'altro da sé come oggetto e ostacolo indispensabile alla sua attività; Sintesi : l'Io oppone in sé stesso all'Io divisibile un non-Io divisibile → si particolarizza nei singoli empirici e finiti contrapposti alle cose del mondo. Secondo Fichte la natura e il mondo non possono esistere in modo indipendente dall'Io, il quale pone il non-Io e si determina come io empirico attraverso all'immaginazione produttiva.  Il filosofo era convinto che l'uomo era ha carico di un compito, ovvero affermare la propria libertà; infatti il mondo esiste in funzione dell'attività
L'idealismo tedesco L'idealismo tenta di superare le contraddizioni rimaste insolute nel sistema kantiano, il quale aveva considerato il conoscere come ''attività'' e mai anche come ''passività''. Questa corrente filosofica è strettamente collegato al contesto storico del Romanticismo, in quanto entrambi nati in Germania e nello stesso periodo. Nonostante siano collegati, non sono la stessa cosa: infatti l'idealismo è una corrente di pensiero nell'ambito filosofico, mentre il Romanticismo è un movimento sia letterario che artistico, sul quale si diffonde anche in Inghilterra, Francia, Italia e Spagna. Una caratteristica in comune è sicuramente il superamento della ragione illuministica e l'affermazione di una visione del mondo che esalta il sentimento, l'arte e la tradizione.  La nostalgia dell'infinito L'aspirazione all'infinito rappresenta uno scopo in comune tra l'idealismo e il Romanticismo, la quale as